UNCEM- Investire sulla Montagna porterebbe 16 punti di Pil

29 Agosto 2021 Off Di Pasquale Tritapepe

“Le Green community; la gestione forestale sostenibile;un nuovo modello di gestione sussidiario delle risorse naturali”.

Questi sono i tre pilastri indicati dall’Unione Nazionale dei Comuni,Comunità ed Enti Montani,per una strategia per le montagne e le aree interne del Paese che l’Organizzazione ritiene essenziale,definire un percorso unitario del Paese,che guardi ai suoi territori in modo nuovo,senza assistenzialismo e senza dimenticare come è fatta l’’Italia.

Tre cose concrete e intelligenti da fare subito, nel quadro del DL Fiscale, del DL Concorrenza, della riforma del welfare e attuando il PNRR, oltre che nella legge di bilancio 2022.

Lo sviluppo del 54% di territorio montano si traduce in 16 punti di PIL e 10 milioni di abitanti.
Vi è la necessità di integrare le strategie per le aree interne per le montagne e di rendere i Comuni piu forti e capaci di lavorare insieme grazie a un nuovo assetto istituzionale che favorisca l’interazione e superi le frammentazione.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,vi sono importanti componenti per le aree montane a partire dai 300 milioni su euro per le strade, 2 miliardi contro il dissesto idrogeologico, 8 miliardi per il 5G e la banda ultralarga, 1 miliardo di euro per i borghi, 140 milioni per le Green communities.

UNCEM ritiene che queste risorse si spendono se il Paese ha una vera strategia,ma anche evitando che si vada verso nuova burocrazia, o delle “misere illusioni di investimenti”.