Incendi:è necessario proteggere la Fauna Selvatica Stressata!
29 Agosto 2021E’ una richiesta valida per tutti i territori,ovviamente,sebbene la notizia che segnaliamo ha come fonte delegazioni ambientalisti dell’Abruzzo,che hanno inviato una richiesta al presidente della regione,Marco Marsilio,e all’assessore Regionale ( vice presidente) Emanuele Imprudente.
Legambiente,WWF e LIPU tornano sul problema “Caccia”,chiedendo che venga almeno sensibilmente limitata,per la stagione 2021/22.
“E’ doveroso, ragionevole e responsabile”
Tra l’altro,spiegano le Associazioni, è una possibilità,prevista dall’art.19 della L.157/92 che disciplina l’attività venatoria in Italia.
“Sarebbe auspicabile un blocco totale, oppure andrebbe almeno, come minimo, prevista la chiusura dell’attività venatoria per una superficie del territorio agro silvo pastorale, oggi destinata alla libera caccia, pari alle superfici naturali e semi naturali perse a causa delle fiamme”.
Considerando, inoltre, che l’articolo 10 della legge 353/2000 “legge quadro in materia di incendi boschivi” prevede il divieto assoluto di caccia per un periodo di 10 anni su tutti i terreni boscati percorsi dal fuoco, le tre Associazioni hanno chiesto di adottare provvedimenti immediati che impongano tale divieto nelle aree incendiate e in quelle limitrofe, dove hanno trovato e troveranno rifugio gli animali scampati agli incendi. In queste zone si verificano infatti fenomeni di sovraffollamento, sfruttamento intensivo delle risorse e accentuazione della competizione alimentare, che sono causatii dalla distruzione delle reti alimentari e dagli spostamenti della fauna superstite, con conseguente aumento della mortalità.
È inaccettabile che questa fauna già stressata debba subire un’ulteriore pressione qual è quella rappresentata dall’attività venatoria. Il divieto, per essere efficace, dovrà essere accompagnato dall’attivazione di tutte le procedure necessarie e da una opportuna sorveglianza perché vengano rispettate le disposizioni di legge.