Se l’agricoltura soffre, la pesca piange!
16 Aprile 2024I due comparti sono strettamente legati: soffre l’uno e soffre l’altro. Per la pesca, la trasizione green è forse più dolorosa, con limitazioni, che sono iniziate da molto tempo, mettendo in ginocchio il comparto. Sono già molti anni, che si sente parlare di un’Europa matrigna, che vuole favorire la grande pesca del nord e le grandi industrie, che invadono i mercati di tutto il mondo, a scapito della piccola, nella quale generazioni, si sono succedute, con fatica, pericoli, fino ai giorni che stiamo vivendo, in cui ( come per l’agricoltore) si sente parlare di Grande Distribuzione, che fa il mazziere e distribuisce le carte in un gioco, che vede sempre il produttore, primo elemento, essere la parte più debole.
L’analisi è certamente più complessa e l’analisi richiede più attenzione e meno slogan, ma che pescatori e agricoltori abbiano problemi seri, nessuno può metterlo in dubbio!
Come per l’agricoltura, anche per la pesca molti portatori di sani principi di sostenibilità sono convinti che ridurre l’impatto dell’una e dell’altra sia indispensabile, quindi concordano che certe decisioni siano imoprescindibili, per poter salvare il mondo. E va bene, così, ma…!
Ma, si può rallentare? Si possono trovare soluzioni, per salvaguardare l’esistenza di tante fmiglie , perché non si tratta solo di aziende?
Nel corso di alcune iniziative di speirmetazione in Emilia Romagna, si è cercato di trovare risposte, per contrastare quella che difiniamo, per convenzione, “cambiamento climatico”.