Coldiretti – Il “Buono Italiano” non perde interesse: export + 8,6% con il vino sempre capolista!

11 Agosto 2023 Off Di Redazione online
Ettore Prandini – Presidente Nazionale Coldiretti

Non possiamom esimerci dal rimarcare, come i commenti che di volta in volta si susseguono sull’export, e su altri dati dell’economia, siano spesso troppo frettolosi: ci si lascia condizionre da numeri  che vengono pubblicati in un determinato momento, senza prendersi il tempo di riflettere un po’ di più. Così, leggiamo commenti in chiave pessimistica, una volta, eppoi ottimistica, un altra. Secondo alcuni saggi esperti, bisognerebbe più prudenti, nei giudizi, valutando più elementi,minsieme. 
Ciò premesso, che ammettiamo conta poco o nulla per il vostro interesse ( ma è un pensiero che volevamo comunque condividere ) passiamo in fretta alla notizia.

Coldiretti commenta dati ISTAT su Giugno 2023 che sono decisamente positivi.
Infatti, nei confronti dello stesso periodo del 2022, a metà dell’anno si è registrato  un aumento dell’ export, pari al doppio.

Tra i principali Paesi, la crescita più netta per il Made in Italy a tavola si segnala in Francia con un aumento del 15,5% delle esportazioni alimentari, davanti a Gran Bretagna (+12,6%) e Germania (+11,6%) che resta comunque il principale mercato di sbocco, secondo Coldiretti.

Ma il cibo tricolore va forte anche nella Russia di Putin, in aumento del 10,5%, e in Cina (+3,2%). Tra i prodotti il re dell’export si conferma il vino, davanti a frutta e verdura fresca, ma nel paniere del Made in Italy all’estero recitano un ruolo importante anche pasta, formaggi, olio d’oliva e salumi.

Secondo Coldiretti,  ci sono margini di crescita se si lavorerà per migliorare la logistica, che nel nostro Paese  come più volte denunciato) magari utilizzando i fondi del tanto evocato PNRR, ma si può intensificare anche l’azione dell’ICE, per potenziare le relazioni con  i merfcati del mondo, sostenendo le aziende che hanno vocazione internazionale.

Lìobiettivo, così ha dichiarato il presidente Ettore Prandini, dev’essere quota 100miliardi di euro di esxport, nel 2030.