Glifosate – UE dovrà deciderne il destino entro il 2023

22 Luglio 2023 Off Di Redazione online

Entro l’anno l’UE dovrebbe decidere il destino di glifosate, erbicida in uso dagli anni ’70.
Agrisceinza pubblica alcune interessanti considerazioni e opinioni, in merito!

Gli agricoltori sapranno se potranno  ancora utilizzare questa sostanza, e intanto giunge dall’EFSA l’agenzia per la sicurezza alimentare europea una valutazione, da molti forse inaspettata.
Secondo EFSA, infatti, il glifosate non può essere definito cancerogeno, né perturbatore endocrino, né mutageno, né tossico per la riproduzione, né tossico verso specifici organi bersaglio.
Secondo l’Autorità, “la valutazione dell’impatto del glifosate sulla salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente non ha evidenziato alcuna area di preoccupazione critica.”
E’ un parere decisamente opposto al trend degli ultimi anni,in cui c’è stata una generosa battaglia continua, per mettere al bando questa sostanza.

E’ anche da evidenziare come si siano realizzati progetti di ricerca sul campo, per poter valutare l’efficacia di soluzioni alternative ed è comunque importante che lo si faccia ancora, perché a prescindere dal parere di EFSA, avere valide soluzioni per impiegare minori volumi di sostanze chimiche è sempre consigliabile.
In un articolo, pubblicato su Agriscienza, il prof. Aldo Ferrero, docente di agronomia e coltivazioni erbacee dell’Università di Torino rammenta che in Italia, il glifosate non è utilizzato in contatto diretto o indiretto con prodotti destinati all’alimentazione umana o animale e dal punto di vista tecnico-agronomico il glifosate costituisce, ancora oggi, uno strumento di notevole utilità per la gestione della vegetazione spontanea nei settori agricoli ed extra-agricoli, per la sua notevole efficacia, versatilità e economicità, con poche alternative equivalenti.

Queste e altre conclusioni potrebbero favorire una conferma da parte dell’UE della possibilità di poter continuare nell’utilizzo di questa sostanza, decisione che (rammentiamo) dovrebbe essere pronunciata, entro la fine dell’anno.