Resil-Vigna: Tecniche per Migliorare la Resilienza Idrica dei Vigneti dell’areale piacentino
30 Giugno 2023E’ un progetto partito ad aprile 2020 che interessa circa 5.300 ettari di vigneto e dove la coltura della vite ha una lunghissima tradizione.
Si è cercato di trovare una soluzione all’effetto dei cambiamenti climatici, che sottopongono i vigneti italiani ad uno stress idrico causato dalla carenza di precipitazioni.
Nel corso di un incontro svoltosi il 29 giugno a Faenza, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza ha presentato le evidenze scientifiche e i dati raccolti, nel lavoro svolto in collaborazione dell’Azienda Vitivinicola i Salici di Claudio Gazzola, della Tenuta Pernice Società Agricola, della Cantina Sociale di Vicobarone Società Cooperativa Agricola, e dell’Azienda Vitivinicola Villa Rosa di Illari Andrea.
Il progetto Resil – Vigna prevedeva anche momenti di formazione, affidati alla Centoform Srl mentre Image Line ha collaborato alla creazione di contenuti editoriali e multimediali, oltre che alla diffusione dei risultati.
Il Progetto punta a scongiurare il rischio idrico abbinato a scarsità idrica dell’areale dei Colli Piacentini che, ove non contrastata, rischia di ridurre la competitività del comparto vitivinicolo con inevitabili conseguenze sul tasso di abbandono di aree vitate causando problemi di natura ambientale e sociale.
E’ quanto dichiarato dal il Prof. Stefano Poni, ordinario di Viticoltura della Cattolica di Piacenza, che aggiuge: Il progetto intende dimostrare alle aziende che esistono pratiche in grado di aumentare la resilienza del vigneto alla carenza idrica e quindi tali da consentire all’impianto di superare momenti critici specialmente laddove non è possibile ricorrere a input irrigui esogeni. Per questa ragione, l’importanza del Gruppo Operativo non è limitata al territorio Piacentino: i risultati conseguiti potranno essere fruibili anche nei territori limitrofi che condividono le problematiche che hanno motivato questa nostra esperienza”.
Resil – Vigna è stato finanziato con il Psr 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna e si è articolto in quattro azioni mirate ad accrescere la resilienza idrica del vigneto in un territorio ove, ad oggi, il ricorso all’irrigazione è pressoché inesistente, sia per ragioni di carattere impiantistico, sia per l’oggettiva difficoltà delle aziende vitivinicole di accedere alla risorsa idrica, intervenendo con agritech, scelte varietali, buone pratiche di gestione delle piante e del suolo.
Sono state messe a punto linee guida per tecniche di inerbimento del terreno, una pratica che porta con sé alcuni importanti vantaggi, come ad esempio una minore evaporazione dell’acqua, una struttura del suolo meno compatta e una migliore capacità di ritenzione delle acque meteoriche. Sono stati inoltre utilizzati strumenti tecnologici capaci di trasmettere in maniera precisa e costante nel tempo le caratteristiche microclimatiche del vigneto e la disponibilità di acqua all’interno del suolo, quali sensori e capannine meteo smart in grado di raccogliere dati e di trasmetterli in maniera automatica all’agricoltore, consentendogli di intervenire con irrigazioni di soccorso (quando possibili) nei casi di stress idrico eccessivo.
Per concludere, Resil – Vigna ha una visione olistica, che prende in considerazione tutti i fattori che influiscono sulla disponibilità di acqua all’interno del vigneto.