CIA Alessandria: preoccupazione per il basso prezzo del grano tenero!

7 Giugno 2023 Off Di Redazione online

La provincia di Alessandria, la seconda provincia cerealicola per estensione in Italia, dopo quella di Bologna.
La suoerfice cerealicola alessandrina è di circa 44 mila ettari.

Negli ultimi otto mesi, il prezzo rilevato da Camera di Commercio di Alessandria e Asti (Borsa Merci) è passato da 350 euro/tonnellata a 240 euro/tonnellata*, con una tendenza all’ulteriore ribasso, in una condizione non più sostenibile, economicamente.

Per CIA Piemonte e CIA Alessandria, gli agricoltori  pagheranno le conseguenze a causa della crisi internazionale e del un meccanismo di speculazione del mercato, che li sta aggredendo. Bisogan ricordare, infatti, che la valutazione tiene anche conto di quanto viene contrattato nelle Borse Merci delle Granarie di Milano e Torino.

Altra considerazione preoccupante, secondo CIA, è che i valori delle nostre produzioni nazionali sono ormai equiparati ai prezzi internazionali, che sono più bassi, ma con rese e qualità non comparabili a quelle italiane.

Se il valore della produzione agricola diminuisce, aumentano invece i costi. Cia Alessandria ne evidenzia l’impatto;
ad esempio, il nitrato ammonico (33,5% granulare) oscilla intorno ai 570 euro/tonnellata, l’urea circa 500 euro/tonnellata; il gasolio agricolo ha registrato picchi di 1,30-1,40 euro/litro nel momento delle semine e a nulla vale la sua discesa degli ultimi giorni (circa 0,65 euro/litro), in quanto gli agricoltori generalmente hanno sostenuto le spese acquistando il prodotto nella maggior parte della sua quantità a fine 2022, per programmare le semine primaverili.

Una situazione molto grve, che i noastri produttori saranno costretti a veder importare il grano dall’estero e spacciarlo per italiano.

In conclusione, CIA informa che anche per il grano duro si registra una situazione difficile, per cui è stata avviata una petizione a livello nazionale,a tutela e valorizzazione del cereale e della pasta Made in Italy. Senza interventi immediati, ribadisce Cia, gli agricoltori italiani saranno costretti ad abbandonare la produzione per scarsa redditività.

Per partecipare alla petizione, seguire change.org (https://chng.it/zVC8sWyT75),