Consorzi di Bonifica il 27 febbraio si tornerà al voto!

12 Settembre 2021 Off Di Redazione online

Foto – La Diga di Chiauci,tra Molise e Abruzzo – Consorzio di Bonifica Sud

Abbiamo ricevuto comunicazioni dalle associazioni di categoria e tutte sono felici del ritorno ad una gestione normale. Presto,ci saranno le elezioni,che porranno fine ai
commissariamento dei cinque consorzi abruzzesi.

E’ stato deciso nel tavolo verde,quello nel quale l’Assessore all’Agricoltura e le associazioni si confrontano,su tutte le problematiche del settore primario.

Coldiretti è soddisfatta,perché (scrive) è passata la propria linea; CIA Agricoltori Italiani esprime apprezzamento.
Tutte rivendicano un ruolo da protagonista:grazie a loro,si tornerà a votare!

Tornare ad una gestione “democratica” in un Paese democratico è cosa buona e giusta,ma i consorzi hanno sempre avuto problemi,chi più chi meno,e la politica ha le proprie responsabilità. Quindi,per essere brevi,ma sinceri,l’auspicio è che gli organi, che scaturiranno dalle elezioni del prossimo 27 febbraio 2022 saranno davvero in grado di fare quello,che si deve e che dovrà essere fatto… E che sempre si sarebbe dovuto fare,non dimenticando che, come recentemente dichiarato dal vice presidente di CIA Agricoltori Italiani,Mauro Di Zio, i consorzi sono i consorziati stessi!

Pertanto, esprimendo un concetto vecchio, trito e ritrito, quando si tornerà a votare per eleggere le nuove cariche di gestione di quegli enti, i consorziati sappiano dare fiducia quindi scegliere,solo valutando le capacità dei candidati e senza vecchi condizionamenti, tipici di un certo modo di “menare le danze” in un ammuffito sistema, che si è rivelato (magari pur con delle eccezioni ) non certo brillante e causa di un così lungo periodo di commissariamento.

Foto – agosto 2021: il Lago di Penne in sofferenza, a causa della siccità

Dovrebbe essere superfluo affermarlo,ma spetterà anche alle associazioni di categoria far sì che ciò accada.,evitando logiche di potere e sostenendo persone in grado di svolgere i delicati e impegnativi compiti di gestione, di cui i consorzi hanno bisogno.
Ci sono molte opere da realizzare,per fronteggiare una condizione, che non è più da considerare, come emergenza, perché gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai una certezza. Perciò, vogliamo proprio scoprire come andranno le cose,dopo il 27 febbraio!

Pasquale Tritapepe