Parco Nazionale della Majella e i Vini Prodotti con i lieviti naturali da flora autoctona incontaminata!
9 Novembre 2022Un progetto di salvaguardia della biodiversità, che contribuisce alla produzione di vini, prodotti con la fermentazione delle uve, utilizzando lieviti naturali selezionati dai pollini della flora autoctona.
Un progetto che il Parco Nazionale della majella realizza con la Cantina Orsogna Si tratta di un processo innovativo, frutto di studio e ricerca.
Una flora di montagna, in cui meglio si esprime la biodiversità microbica e dove è possibile reperire lieviti ancestrali selvaggi.
E’ un progetto che recentemente ha ricevuto anche l’importante riconoscimento di Coldiretti Abruzzo, nella sedicesima edizione dell’Oscar Green, che premia e mette in evidenza la capacità creativa dei giovani agricoltori innovaori, ma anche di enti e organizzazioni, che s’impegnanoper migliorare l’agricoltura e tutelare ambiente e biodiversità.
A questo progetto, la Natura dà il suo prezioso contributo, con un insieme di elementi positivi, che vedono le api protagoniste, in quanto bioindicatori “integrali” per eccellenza”. Luciano De Martino, direttore del Parco della Maiella esalta questo piccolo, ma straordinario insetto,capace di esplorare, ogni giorno le tre dimensioni ambientali: aria, acqua e suolo.
Per questo preoccupano la riduzione anomala e la moria di api degli ultimi venti anni, riconducibili a gravi scompensi ambientali ed a presenze di contaminanti nei suoi habitat:una responsabilità importante è da additare all’agricoltura convenzionale e intensiva, che contribuisce alla drastica riduzione della popolazione di questo “vettore” di vita.
Ma, qui, sulle montagne della Majella, non c’è nessuna contaminazione, che possa minacciare flora e fauna.
Le api e gli apoidei hanno un’importanza che va oltre il loro ruolo di impollinatori e nel caso delle fermentazioni riguarda la conservazione e la diffusione del patrimonio microbico che influenza la composizione del vino: il sapore, la qualità e la tipicità (terroir). Il mantenimento del legame degli alimenti fermentati al territorio richiede il mantenimento delle loro comunità microbiche.
Gran parte dei vini del mondo sono ottenuti con l’impiego dei lieviti selezionati industriali e questo genera una standardizzazione nel gusto. Il ritorno alla naturalità della fermentazione da lieviti indigeni è una condizione fondamentale per dare vita ad un vino in grado di restituire odori e sapori autentici di un territorio e di un’annata.
In collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella, Cantina Orsogna effettua la selezione dei lieviti sulla flora della Maiella (frutti e fiori) nelle sue diverse fasce altimetriche. L’altitudine condiziona la temperatura e determina negli ambienti montani un graduale mutamento della flora, fauna e anche della vita microbica. I lieviti in natura si trovano un po’ ovunque, su fiori e frutta e sopravvivono all’interno dell’apparato digerente di calabroni, api, vespe ed altri insetti impollinatori. La raccolta dei frutti e dei pollini dei fiori è un viaggio nella biodiversità della Maiella, un percorso fatto di incontri tecnici, ricerche sul campo, valutazione in laboratorio e prove di fermentazione.