Inflazione – Analisi UNIONCAMERE realizzata con BMTI e REF Ricerche

7 Novembre 2022 Off Di Redazione online
Prezzi in aumento: l’incidenza dell’inflazione su alcuni prodotti della GDO

Secondo la ricerca, si valuta un aumento dei prezzi pagati dall’industria alimentare alle Centrali di Acquisto della GDO del +2,2%, con riferimento al bimestre ottobre-novembre, portando così i prezzi su di un livello atteso pari al +16,6%, rispetto allo stesso bimestre del 2021.

Per definire meglio, a settembre si è rilevato un aumento del +1,2% per la media dei 46 prodotti alimentari maggiormente consumati, con rincari evidenti per tonno all’olio di oliva (+6,1%), carne in scatola (+5,1%), birra nazionale (+4,8%) e biscotti (+4,0%).

Su base annua l’incremento è del +15,3%, con maggiore incremento per  farina di grano tenero (+37,0%), tonno all’olio di oliva (+31,9%),  pasta di semola (+29,1%).

Aumenti  accertati anche per  oli e grassi: burro (+22,7%) e olio extravergine di oliva (+19,8%).

Anche per il bimestre ottobre – novembre avrà la stessa tendenza e nel dettaglio si prevede un aumento per l’olio extravergine di oliva (+8,2%), su cui pesano anche le attese di una netta contrazione produttiva, tonno all’olio di oliva (+7,6%), birra nazionale (+7,3%) e carne in scatola, cresciuta del +6,7%.

In calo solo l’olio di semi vari (-1,7%), per il ridimensionamento della crisi, registrata, a causa dei picchi raggiunti dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino.

Su base annua, l’inflazione attesa per il bimestre è pari al +16,6%, con i rincari maggiori previsti per olio di oliva (+43,6%), tonno all’olio di oliva (+37,9%), pasta di semola (+34,2%), farina di grano tenero (+33,8%) e olio extravergine di oliva (+29,0%). Significativi anche gli aumenti annui attesi per i formaggi freschi (+19,8% per la mozzarella di latte vaccino, +21,2% per lo stracchino) e i formaggi molli (+16,3% per il Gorgonzola, +17,4% per il Provolone), sulla scia dei rialzi del costo del latte e dell’energia.

Le anticipazioni raccolte sui prezzi pagati dalle Centrali d’Acquisto della GDO all’industria alimentare suggeriscono che l’inflazione alimentare al consumo, a causa dei rincari delle materie prime energetiche, rimarrà sostenuta su valori superiori al 10% sino alla fine del 2022. Per la media dell’anno 2022 la previsione è ora all’8,4%.

Nei dati preliminari di Istat per il mese di ottobre, l’inflazione alimentare al consumo, rispetto allo scorso anno, ha già raggiunto il +13,1%, in accelerazione dal +11,4% di settembre.