GE FARM lancia gli accumulatori al sale riciclabili

5 Marzo 2024 Off Di Redazione online

Sviluppo di nuovi sistemi di accumulo di energia, basati sulla tecnologia innovativa delle batterie al cloruro di sodio e nichel. Si tratta di una gamma di prodotti che possono garantire batterie con un ciclo di vita più duraturo.utilizzando materiali organici rinnovabili, sicuri e facilmente reperibili.
Il futuro è ricco di aspetative,grazie all programmazione specifica del PNRR, grazir al quale il governo italiano ha stanziato 70 miliardi per l’efficienza energetica, di conseguenza ci sarà una sorta di incentivo per l’installazione di sistemi di accumulo di energia da fonti rinnovabili.

Ge Farma iniziando dalle batterie ha realizzato un ecosistema dedicato al mondo dell’accumulo con interver e cabinet ( apparecchio compatto per quadro elettrico) con funzionalità scalabili.di proprietà, che vengono assemblati negli spazi produttivi in Sardegna, dove ha sede anche il centro ricerca e sviluppo, mentre il quartier generale è a Padova.

Peculiarità Tecniche 

La batteria al sale non ha effetto memoria derivante da un’eccessiva carica della batteria stessa, inoltre non è sensibile agli sbalzi termici ed è di lunga vita.

In caso di guasto, le batterie sono riparabili.

La batteria non rientra nella categoria dei rifiuti speciali, è quindi sufficiente portarla in discarica dove verrà considerata come un normalissimo rifiuto elettronico.

Il sale usato per le batterie segue un ciclo di estrazione classico che prevede l’evaporazione dell’acqua marina in vasche. Con l’utilizzo di batterie al cloruro di sodio/nichel, Ge Farm si affida solo a processi che rispettano l’ambiente. In particolare, non sono tossiche per l’uomo, sono riciclabili e non hanno il rischio di incendio.

Hanno una durata di circa vent’anni e non hanno bisogno di manutenzione; la loro efficienza non cala con l’utilizzo, quindi non soffrono del cosiddetto effetto memoria.

Sul fronte dei limiti,  la batteria ha bisogno di 10-12 ore di warm up (riscaldamento)  all’avviamento, e arrivare alla temperatura interna operativa (270-350°C), prima di poter cominciare un nuovo processo di carica e scarica,  non è funzionale per ricariche veloci o utilizzi irregolari.