La disinfestazione in biologico e sostenibile: il primo disciplinare!

31 Luglio 2023 Off Di Redazione online

Gli operatori della disinfestazione devono tenere ben distintii i processi convenzionali, da quelli biologici.
Sembra una verità scontata, ma non è così. Lo si comprende da quanto dichiara Marco Benedetti, presidente ANID, che accusa molti operatori di non essere consapevoli delle differenz di processo e per questo ha elaborato delle linee guida.
Il documento tecnico rappresenta il risultato di un gruppo di lavoro nato nel 2021 a seguito di un accordo tra A.N.I.D.( Associazione Nazionale Imprese Disinfestazione) e ICEA, l’Istituto per la certificazione etica ed ambientale, sottoscritto per orientare il processo di post raccolta verso la gestione degli infestanti nel settore biologico all’indomani della massiccia richiesta di interventi durante il periodo Covid, in aree gestite in biologico.
“L’orientamento alla sostenibilità è estremamente complesso per i Paesi del Sud Europa, come l’Italia – ha detto Paolo Guerra -consigliere ANID. Che ha coordinato il gruppo -. Questi territori hanno un patrimonio agricolo importante che si sta misurando non senza difficoltà con le stringenti norme sulla sostenibilità imposta dal Green Deal europeo. La situazione è tanto più complessa poiché non è chiaro il concetto stesso di sostenibilità. In sostanza oggi operiamo in un mare magnum di certificazioni. Da qui nasce l’esigenza di questo documento tecnico ambizioso per la realizzazione del quale ci siamo confrontati anche con il servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna”.
Nella fase di post-raccolta è cruciale, fra le altre, la gestione di silos e magazzini di stoccaggio che raccolgono le derrate. Qui si registra una lacuna normativa enorme riguardo ai principi attivi da usare. Lacuna che porta a non poche situazioni paradossali. Come nel caso in cui taluni applicano tecniche di disinfestazione convenzionale anche per le produzioni biologiche.
Sul tema del biologico A.N.I.D. ha realizzato un focus particolare istituendo nel quadro della commissione certificazione, due gruppi di lavoro. Uno dedicato ai requisiti minimi di gestione degli impianti di nebulizzazione e l’altro che si occupa delle soglie minime di tolleranza in ambito di aziende agroalimentari.

L’argomento sarà al centro di una delle iniziative di Sanatech, che si svolgerà a Bologna, il prossimo settembre!