Il Sedano di Gesualdo – Nuovo Presidio Slow Food
29 Agosto 2021Prima cosa,il territorio,perché non può esistere un prodotto di qualità in un terreno che non sia di qualità. Lo sostiene Alfonso Caloia, referente del Presidio.
Gesualdo è una località campana,in irpinia e il Presidio avrà il compito di tutelare il l territorio,la qualità dell’ambiente e le condizioni di vita delle persone che lo vivono, creando le premesse affinché possano nascere microeconomie sostenibili.
Sono concetti,sempre affascinanti,ammettiamolo,anche se (in fondo) si ripetono.
Ma,che cosa volete che si possa inventare ancora:Slow Food è anche una fede,con principi basilari da condividere,senza se e senza ma,per cui,va bene così!
Abbiamo scritto che Gesualdo è in Irpinia,per cui diamo ancora qualche dettaglio,grazie a comunicato Slow Food.
Gesualdo sorge sulla dorsale,compresa tra la valle dell’Ufita e la valle del Calore. In questa zona, il settore agricolo è sempre stato quello trainante, almeno fino al terremoto del 1980.
Un terreno fertile, naturalmente ricco d’acqua e di una costante esposizione al sole. Anno dopo anno, però, l’abbandono dei terreni e la sostituzione delle coltivazioni con varietà moderne più produttive ha esposto il sedano di Gesualdo al rischio di estinzione. Per impedire che questo accadesse, gli agricoltori, la comunità cittadina e i cuochi locali hanno avviato un importante lavoro di valorizzazione nel tentativo di coinvolgere le nuove generazioni e stimolarle a impegnarsi in questo progetto di salvaguardia.
Nadia Savino è la referente dei cinque produttori che aderiscono al Presidio Slow Food. e descrive le fasi di coltivazione di questo prodotto.
Il Sedano, che in dialetto viene chiamato Accio, si semina a metà gennaio e, dopo circa tre settimane, cominciano a spuntare i primi germogli.
A fine aprile avviene il trapianto in pieno campo, mentre la prima raccolta avviene tra giugno e luglio.
Il suo colore è verde acceso,sia nelle coste,che nel ciuffo,e presenta un gambo più chiaro, quasi bianco, e tondeggiante, con un diametro piccolo, che varia dai 3 ai 6 cm. A maturazione, la pianta raggiunge un’altezza che va dai 70 centimetri al metro.
Il disciplinare imposto dal presidio è particolarmente impegnativo!
Sono vietati diserbanti chimici, consentendo esclusivamente l’utilizzo di mezzi meccanici o le scerbature manuali, mentre le concimazioni si effettuano con fertilizzanti organici.
Per la difesa, infine, si adottano metodi di lotta biologica e princìpi attivi di origine naturale.
Nadia Savino spiega ancora un’altra difficoltà,che si sta cercando di superare: « Il sedano fresco ha una commerciabilità limitata e questo è un fattore certamente limitante,ma si sta lavorando,per ottenere un prodotti che abbia una shelf life più lunga.
da questo prodotto si ottiene anche il sale di Sedano,molto apprezzato e usato,come condimento,dai Paesi anglosassoni!
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