Convegno sul tema “Oltre l’obbligo normativo. La sostenibilità sociale come propulsore di nuovo valore in azienda”

23 Maggio 2025 Off Di Redazione online

L’incontro si è svolto il 23 maggio a Piombino Dese ( Padova)

In sostanza, i relatori hanno proposto una lunga e articolata riflessione sul concetto di Sostenibilità Sociale, per dimostrare che il benessere dei lavoratori di un’azienda, produce vantaggi e quindi è un meta, per la quale conviene investire. ?

Ci sono studi che hanno concluso che investire sul benessere dei dipendenti si traduce in un grande valore economico.

Secondo la ricerca “State of the Global Workplace 2024” realizzata dall’agenzia Gallup, nel nostro Paese le persone che 9nel lavoro si sentono disingaggiate sono il 92%, quelle che lo vivono con stress, sono il 46% e quelle che avvertono un senso di solitudine, sono il 20%.

Oggi, le nostre aziende sanno come comportarsi, per conseguire un buon livello di sostenibilità ambientale, ma non c’è ancora la sufficiente preparazione, per affrontare il tema della sostenibilità sociale e del benessere dei lavoratori, che purtroppo si è ancora lontani dall’essere considerati un investimento strategico.

Per Mario Burrascano, co-fondatore di Uomo e Ambiente, una società benefit e B corp ( un’azienda che accompagna le aziende verso un modello di progresso sostenibile) questa situazione rappresenterebbe un freno allo sviluppo e alla competizione.

Le cause si dovrebbero rintracciare nei tanti adempimenti, a cui le aziende sono obbligat, portandole a dimenticare tutto il resto: è questo il pensiero espresso da Paolo Pietro Biancone, professore ordinario di economia aziendale all’Università di Torino, che ritiene necessario comprendere che la sostenibilità è una condizione per l’esistenza stessa delle imprese, perché un’azienda socialmente sostenibile soddisfa ciò che cercano i giovani di oggi, la Generazione Z, in quanto riesce ad attrarre e trattenere talenti, primo elemento necessario per ottenere ricavi.

Per tanto tempo abbiamo pensato che le aziende avessero un unico motivo di esistere: la creazione di profitto. Questo ha portato alla conseguenza di non avere sufficiente cura del nostro primo e principale stakeholder: l’ecosistema in cui le aziende e le organizzazioni vivono.

E’ uno step dell’intervento di Daniela Di Ciaccio di 2BHappy, che punta sul concetto di benessere del noi sistemico, che mette da parte la felicità individuale, per quella dell’insieme. Quello che identifichiamo come ormoni della felicità ci rendono anche più creativi, più innovativi e se ne producono di più quando sentiamo che i nostri bisogni primari di individui sono soddisfatti nelle organizzazioni in cui lavoriamo.