Abruzzo/Eolico e Fotovoltaico la Regione vuole incrementarli: incertezze e timori degli agricoltori

12 Marzo 2025 Off Di Redazione online
Immagine generata da AI

Il Consiglio regionale non riesce ad approvare la legge per definire le aree idonee e non idonee, per l’installazione di pannelli solari e impianti di energie rinnovabili.
C’è ancora energico confronto, per un argomento molto sensibile: le rinnovabili sono indispensabili, ma è importante assicurare che non vi siano ricadute negative per l’agricoltura, l’ambiente e il paesaggio.
L’Abruzzo è una regione che ha investito molto sulla natura e il paesaggio, con le tante aree protette, riserve e parchi, tre dei quali sono nazionali ed uno regionale.
Per gli agricoltori, c’è il timore che possano essere scelte aree, invece utili all’agricoltura e la loro apprensione è ben comprensibile.
La legge si sarebbe potuta votare già nella seduta di martedì 11 marzo, ma è stato deciso di attendere venerdì 14, per poter giungere alla stesura di un testo che possa trovare la maggior condivisione possibile.

Nicola Antonio Sichetti – Presidente CIA Abruzzo

Intanto, si susseguono le dichiarazioni dei rappresenti delle associazioni di categoria del mondo agricolo. CIA Abruzzo, con  il presidente Sichetti ritiene sia necessaria una decisione che tuteli gli agricoltori e permetta uno sviluppo armonico tra energia e agricoltura.

Fabrizio Lobene – Presidente Confagricoltura l’Aquila

Fabrizio Lobene, presidente di Confagricoltura l’Aquila, esprime delusione per le nuove proposte emendative, che non forniscono alcuna garanzia contro il rischio di un’occupazione indiscriminata dei suoli agricoli fertili, con particolare riferimento alla piana del Fucino.
Confagricoltura ha proposto di destinare, all’installazione di impianti per le energie rinnovabili, i soli terreni agricoli abbandonati, incolti o insufficientemente coltivati, già censiti e inseriti nella Banca della Terra d’Abruzzo, istituita con la legge regionale 26 del 2015 e gestita dai comuni.
La normativa prevede che i Centri di Assistenza Agricola (CAA) collaborino con i comuni per individuare queste aree, che rappresentano migliaia di ettari potenzialmente disponibili senza compromettere le terre più fertili.
Confagricoltura ricorda anche l’incontro di Avezzano, promosso dal Movimento Cristiano dei Lavoratori, lo scorso dicembre, nel corso del quale il direttore dell’Organismo di Coordinamento AGEA ha presentato dati satellitari che confermano l’esistenza, nei nostri territori, di migliaia di ettari non coltivati e potenzialmente utilizzabili per questi impianti.
Perché, dunque, tutto questo fermento? Evidentemente il mondo agricolo sa qualcosa che rende fondati i loro timori.

Marino Pilati – Direttore Coldiretti Abruzzo

Proseguendo nell’analisi delle varie reazioni, preoccupazione viene espressa anche da Coldiretti, con il direttore della Federazione regionale, Marino Pilati, che ritiene non siano state rispettate le indicazioni inserite nel testo originale, che vietava l’installazione di pannelli ad energia solare su aree irrigue e vocate all’agricoltura.
Che l’incertezza sia quasi d’obbligo, lo conferma la discussione in corso in Consiglio Regionale che dimostra, in verità, che non è ancora possibile dare nulla per scontato.