Calamità e richiesta risarcimenti – assicurazioni: una riflessione!

17 Agosto 2024 Off Di Redazione online

Non è la prima volta che condividiamo riflessioni su questo agomento.
Ora, ad esempio, c’è la richiesta di ubìna Regione, l’Abruzzo, per la scarsità idrica, che sta colpendo gran parte della popolazione e le attività agricole. Ma, per quanto tempo sarà possibile sperare di avere aiuti da Stato o Regioni?

Il concetto che sentiamo proporre più volte, nel corso di una qualsiasi giornata, è quello del Cambiamento Climatico. Cambiamento è una coniugazione del concetto, che spiega qualcosa che sta modificando il quadro generale, come lo abbiamo sempre considerato. In verità, dovremmo iniziare qualsiasi ragionamento dall’evidenza che il clima è già cambiato, con le conseguenze che ben conosciamo.
Lunghi periodi senza precipitazioni, e riduzione della capacità idrica; per poi subire violente precipitazioni, che procurano disastri.
Ad ogni evento calamitoso, segue il rito della richiesta di stato di calamità naturale e risarcimenti.
E ci sono anche danni, provocati da fitopatie, come il caso peronospora in Abruzzo, o i danni, provocati dalla fauna selvatica.

Sostenere gli agricoltori con risarcimenti diventerà sempre più difficile, per cui le organizzazioni agricole, quelle professionali, i tecnici hanno di fronte una sfida fondamentale, quella della ricerca per trovare soluzioni, per superare situazioni che, purtroppo non sembrano più essere di emergenza, ma che sembrano diventate la normalità.
C’è poi il delicato capitolo delle polizze, per assicurare le colture che ancora stentano a decollare, perché per molti, troppo onerose, ma che sono comunque necessarie e forse l saranno sempre più.
Anche per questo argomento, sarà necessario intervenire con decisione e trovare soluzioni, nell’interesse di agricoltori e allevatori.

Una ricerca con l’intelligenza artificiale:

Dal 1° gennaio 2023, tutte le aziende agricole che operano con fondi della Politica Agricola Comune (PAC) devono contribuire a un fondo chiamato Agricat, gestito da Ismea, costituito da trattenute el 3% sugli aiuti diretti PAC e ha una disponibilità di 350 milioni di euro.

Agevolazioni per sottoscrivere polizze si possono ottenere grazie al fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR): sono che possono coprire vari rischi, inclusi danni ai fabbricati, macchinari, prodotti agricoli e responsabilità civile2.