APOFRUIT racconta come va per Patate e… Cipolle!

7 Agosto 2024 Off Di Redazione online

Una relazione utile,per comprendere l’andamento per la patata, soprattutto, con dati ce ne spiegano i valori positivi, ma anche per la cipolla, che molto spesso ( affermano gli esperti di Aprofruit) fanno coppia con la prima.

Procedendo con ordine, iniziamo con un dato riferito alla produzione, che ell’anno in corso è aumentata, rispetto al 2023, con riferimento alle semine, che hanno registrato un +10%; eppure, le condizioni non sono state le migliori, per quanto riguarda le provblematiche fitosanitarie, e ci sono state anche problemi, per reperire i tuberi seme.
Sono informazioni, che condivide Massimiliano Laghi, che di Aprofruit è direttore tecnico e responsabile qualità, che esprime la soddisfazione di poter affermare che ” Abbiamo consolidato le superfici nel territorio bolognese e romagnolo e continuato la crescita in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nel ferrarese. La crescita è stata trainata ancora una volta dalle produzioni “speciali” come la DOP di Bologna, la patata al Selenio e il biologico. Assolutamente di rilievo anche il consolidamento della produzione precoce, sia in Sicilia che in Puglia, dove è iniziata una collaborazione con aziende del territorio che confidiamo possa svilupparsi nei prossimi anni

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Giudicata molto valida la collaborazione con l’Abruzzo, l’Altopiano del Fucino, in particolare, dove si consolida la partnership con la cooperativa Colt.Or, con la quale sono stati impiantati oltre 70 ettari, anche BIO.Per di più, Il conseguimento, nel corso del 2023, della certificazione IGP del Fucino ha consentito di distinguere la proposta commerciale.

A tal proposito, il presidente di Apofruit, Mirco Zanotti, ritiene che sia opportuno puntare sulla valorizzazione della patata IGP del Fucino, che già da questa campagna sarà disponibile nella gamma delle proposte commerciali e conclude con un riferimento alla IV gamma, grazie alla partnership con Colt.Or.

Questi prodotti, destinati al momento al canale Ho.Re.Ca, e magari un domani alla GDO, hanno consentito di valorizzare anche le materie prime di seconda qualità, in un’ottica di filiera”

Interessante espansione si è registrata anche nell’area di Fiumicino e la differenziazione dell’offerta e la diversificazione territoriale continuano a essere i fattori chiave per un prodotto di successo.

Altopiano del Fucino

Lo ha dichiarato il direttore generale Apofruit Ernesto Fornari, che fa riferimento anche alle condizioni climatiche, che certamente producono impatto rilevante; per questo risulta importante poter contare su diverse aree produttive: ” Se la campagna precedente era stata caratterizzata da rese condizionate dal clima e dall’alluvione di maggio, la raccolta 2024 sembra garantire rese medie in linea con le aspettative, a parte il territorio siciliano dove la carenza di piogge ha sicuramente avuto un impatto importante.
Ancora, l’assistenza tecnica capillare fornita dai nostri tecnici sui diversi territori si conferma come fattore di differenziazione, in grado di fornire ai produttori assistenza a 360 gradi dall’approvvigionamento dei tuberi-seme fino alla difesa e all’innovazione varietale e agronomica
”.

La campagna di commercializzazione 2023-2024 si è conclusa con una liquidazione ai produttori, a livelli di prezzo di assoluto rilievo e di estrema soddisfazione. Il lavoro dei produttori e gli investimenti della cooperativa si sono concretizzati in un prezzo medio al produttore, per la categoria prima, 0,60 euro/Kg per la DOP e di 0,53 euro/Kg per le altre patate, con un aumento rispetto all’anno precedente vicino al 30%.

“Da questo punto di vista ( commenta il direttore commerciale Mirco Zanelli) siamo in crescita per il quarto anno consecutivo: ciò sta aiutando a mantenere un clima di fiducia e di aspettative positive anche per la campagna in corso”

Anche il mercato delle cipolle, prodotto coltivato dai nostri produttori nei medesimi areali, ha garantito ritorni di assoluto rilievo se paragonati al 2023 ma soprattutto alle annate precedenti. L’attenzione alla qualità e la differenziazione di prodotto hanno portato a prezzi di liquidazione pari a 0,47 €/kg per cipolle gialle e di 0,52 €/kg per le rosse e le bianche”.