Abruzzo:15.000 aziende in crisi: che fine hanno fatto i fondi peronospora? E, le altre promesse?

28 Maggio 2024 Off Di Redazione online

Tutti hanno preso un impegno, ma da un anno l’attesa è ancora vana. Il micidiale attacco del “fungo” ha causato danni pesantissimi. Per molte aziende, proseguire è un problema!
45 sindaci si sono incontrati a Chieti ( 28 maggio 2024) per affrontare il problema e trovare un accordo sul documento, che vogliono consegnare al ministro Lollobrigida.

Nella sede della Provincia di Chieti, i sindaci hanno ancora una volta espresso le loro preoccupazioni, per i ritardi nella attivazione degli strumenti di sostegno alle aziende vitivinicole danneggiate dalle peronospora e delle altre emergenze agricole.

Tra gl’impegni, ribaditi anche nel recente decreto del Governo, sono previsti ristori, ma anche sospensione mutui, sgravi contributivi Inps del 50% per 36 mesi, aiuti dell’80% a fondo perduto o mutui agevolati,

Angelo Radica, sindaco di Tollo, porta ad esempio quanto sta accadendo nel suo territorio:  “Su 1400 famiglie, oltre 800 campano di viticoltura: se non hanno soldi come fanno a onorare gli impegni con i mutui? Come fanno a fare la spesa? A portare i bambini a scuola? Abbiamo paura che nel nostro territorio possano succedere cose molto gravi”.

Per il sindaco Radica, c’è addirittura il pericolo che possano verificarsi ricadute negative per tutta la comunità.

Angelo Radica – Sindaco di Tollo (Chieti)

I 45 sindaci sono consapevoli che i fondi a disposizione sono esigui ( 17 milioni, a fronte di danni, per le regioni interessate, che sfiorano il miliardo) ma sperano che il Ministro ( il Governo) almeno possa fare chiarezza.

Il Sindaco di Tollo, viticoltore egli stesso, e presidente nazionale dell’Associazione Città del Vino, in sostanza ha espresso lo stesso concetto proposto dal presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi, che parlava proprio di questo, con riferimento alla Regione, in particolare: “meglio una cruda verità, che mantenere accesa la fiamma di una inutile speranza”