Consorzio di Tutela: in attesa della nomina del presidente!

18 Settembre 2022 Off Di Redazione online

Nella seduta dello scorso 14 settembre, sono stati eletti i nuovi consiglieri. Si è dunque sbloccata una situazione delicata, che si protraeva da mesi. Molta incertezza e un confronto dai toni aspri, che tuttavia non ha impedito al consiglio e al presidente uscente, Valentino Di Campli, di proseguire nel loro impegno, in una fase delicata della storia della viticoltura e del vino. Recentemente, lo sanno gli addetti ai lavori, il Consorzio stesso, in base alla normativa vigente, ha chiesto attenzione alla Regione Abruzzo, di intervenire, per proteggere il prezzo dell’uva Montepulciano, attraverso il così detto “blocage”.
Tornando alle vicende del Consorzio di Tutela, abbiamo citato l’asprezza del confronto, che in taluni passaggi ha visto scendere in campo, invece dei produttori, loro avvocati e commercialisti.
Dopo il 14 settembre, auspichiamo la pacificazione e la convergenza verso obiettivi d’alto profilo, perché è vero che c’è clima di emergenza, ma è pur vero che bisogna proseguire nella programmazione di attività di valorizzazione e promozione del vino d’Abruzzo.

Il nuovo CDA sarà composto da questi rappresentanti:

Alessandro Nicodemi (Nicodemi), Giulia Cataldi Madonna (Cataldi Madonna), Rocco Cipollone (Masciarelli), Franco D’Eusanio (Chiusa Grande), Dino D’Ercole (San Nicola), Carlo Di Campli Finore (Vin.co), Nicola Dragani (Madonna dei Miracoli) Paolo Ulpiani (Zaccagnini), Luciano Di Labio (Villamagna), Pino Canderolo (Sincarpa), Chiara Ciavolich (Chiara Ciavolich), Fausto Cimini (Paglieta), Vincenzo Bucci (Olearia Vinicola Villese), Miki Antonucci (Progresso Agricolo) e Gennaro Matarazzo (Roxan).
In una dichiarazione, rilasciata all’agenzia ANSA, il presidente uscente Valentino Di Campli ha rilasciato una lunga dichiarazione per ricordare il lavoro svolto, nel corso della sua gestione.
”  “Sono davvero orgoglioso del lavoro svolto in questi ultimi anni,che ha consentito al Consorzio di acquisire una visibilità e un ruolo di primo piano tali da rendere molto ampia la volontà di partecipazione alla nuova governance da parte dei soci. Vi è tanto ancora da fare, ma molti sono stati i tasselli che con impegno siamo riusciti ad incastrare nel sistema vitivinicolo abruzzese.
In particolare, VAlentino Di Campli si è soffermato sul “Modello Abruzzo”, così definito dalle autorità del MIPAAF,  che cambia la visione e le prospettive dell’enologia regionale, con la riorganizzazione dei disciplinari di produzione.