Aviaria: Slow Food lancia l’allarme allevamenti industriali!

13 Giugno 2024 Off Di Redazione online

E’ una conferma della dura posizione di Slow Food, nei confronti della grande industria, che ritiene essere un potente fattore di rischio, pertanto si dovrebbero abbattere centinaia di milioni di capi (anche se sani) e spendere centinaia di milioni di euro per i risarcimenti.

Secondo l’organizzazione i  costi ambientali, etici, economici e in termini di salute pubblica della zootecnia industriale non sono più sostenibili.

Nelle ultime settimane, in diverse aree del pianeta – dal Messico all’Australia, dall’India agli Stati Uniti – sono stati registrati casi di influenza aviaria nell’uomo.

Da mesi, i virus di questo ceppo a stanno colpendo anche i mammiferi: così facendo, mutano e si adattano a nuovi ospiti e l’essere umano è sempre più vulnerbile.

Slow Food riprende anche il sito della Commissione Europea, dal quale riportamo questo titolo:

La Commissione garantisce agli Stati membri l’accesso a 665,000 dosi di vaccini contro l’influenza zoonotica per prevenire l’influenza aviaria” 

E’ un veccino  destinato alle persone, più esposte a contagio da parte di volatili o animali,; proprio come sono gli allevatori di pollame e i veterinari.
L’UE mir, così, a prevenire la diffusione o i potenziali focolai di influenza aviaria in Europa, proteggendo i cittadini e i mezzi di sussistenza. Il vaccino è l’unico vaccino preventivo zoonotico contro l’influenza aviaria attualmente autorizzato nell’UE.

Ma, spiega Slow Food, l’Italia, il cui piano anti pandemico è da aggiornare, non è tra i Paesi coinvoltti nell’accordo quadriennale, predisposto dalla Commissione.

Per concludere, Slow Food ribadisce la propria poszione, affermando che se nei piccoli allevamenti, per di più all’aperto, è possibile circoscrivere e contenere il contagio, nei grandi concentramenti industriali, un animale malato in un allevamento industriale costringe all’abbattimento di centinaia di migliaia di capi e, successivamente, a risarcire gli allevatori

Soltanto in Italia, e soltanto per gli abbattimenti dei primi mesi del 2022, parliamo di 94 milioni di euro.

Si avverte che il mezzo di diffusione del contagio, molto spesso, è proprio l’uomo che,per distrazione o leggerezza lo trasporta e lo diffonde, ad esempio,  attraverso le scarpe che indossa, o con gli attrezzi e i macchinari che utilizza,  che possono facilmente contaminarsi.