HGC (Healthy & Green Cereal: è il momento del portale dell’Università delle Marche

5 Giugno 2025 Off Di Redazione online
E’ un progetto del comparto cerealicolo siciliano, finanziato con la sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2022.
In sintesi, ricordiamo che si sono già concluse le fasi che hanno riguardato
gli aspetti agronomici, fino ai processi di trasformazione dei cereali e delle leguminose,  e si è anche valutato il valore della produzione di energia con fonti rinnovabili, connesse alla filiera.
Inoltre, il progetto ha verificato la possibilità di introdurre, nella filiera cerealicola regionale, strumenti per valutare la sostenibilità ambientale, tanto con riferimento alle pratiche agronomiche che ai processi di trasformazione.
Proprio per questo obiettivo si è pensato di realizzare un portale, affidato all’Università Politecnica delle Marche che ha prodotto un sistema informatico che aiuterà i cerealicoltori a determinare la loro impronta di carbonio (carbon footprint), per valutare il livello di sostenibilità e indirizzare le scelte verso pratiche agronomiche e di processo, che comportino il minore impatto di anidride carbonica sull’ambiente. 
In altre parole, quanto già scritto significa che utilizzare l’impronta di carbonio consente di misurare la quantità totale di gas serra (GHG) emessa durante l’intero ciclo di vita di un prodotto o di un’attività, dall’inizio e fino alla gestione dei rifiuti.
L’impronta di carbonio aiuta ad identificare le aree in cui si possono adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Alcuni commenti:
Daniele Duca, Università Politecnica delle Marche
Questo portale permetterà ai partner del progetto HGC di poter inserire e analizzare le informazioni agronomiche in loro possesso al fine di calcolare in modo autonomo l’impronta di carbonio dei propri prodotti e consentire loro di poter migliorare le performance ambientali”
Alessio Ilari, Università Politecnica delle Marche
Questo calcolatore tiene in considerazione diversi fattori che vanno dalla resa produttiva ai fertilizzanti, dai trattamenti fitosanitari alle lavorazioni effettuate e ad altre caratteristiche dei prodotti stessi. I risultati sono disaggregati in funzione dell’impatto di queste informazioni, ciò permette di capire non solo l’impatto totale dei prodotti, ma anche l’origine di questo impatto, consentendo di operare di conseguenza per ridurlo. Questi risultati possono essere utilizzati come base per l’ottenimento di eventuali certificazioni di sostenibilità, ma anche per il marketing ambientale. “Il portale per il calcolo dell’impronta di carbonio è stato costruito in pieno accordo con le norme tecniche ISO 14040 e ISO 14044 che costituiscono lo standard di riferimento internazionale 
“Gian Pietro Ballatore”, ente capofila
Avere contezza di quanto siano ecosostenibili i propri sistemi di produzione darà alle aziende elementi interessanti per poter mettere in moto processi virtuosi” ha commentato il responsabile del progetto Bernardo Messina, ricercatore del Consorzio di Ricerca