PollinAction il progetto per Salvare Insetti Impollinatori Rigenerando Prati Fioriti!

6 Ottobre 2021 Off Di Redazione online

Sono il miglior habitat per questi insetti preziosi, che per l’umanità compiono azioni d’incalcolabile beneficio,per la tutela della vegetazione e dunque della garanzia di alimentazione. Gli impollinatori e tra loro, soprattutto, api e farfalle trasportando il polline, consentono la riproduzione dell’80% delle piante. La piattaforma intergovernativa su biodiversità e servizi eco sistemici  (IPBES) calcola che oltre il 40% degli insetti impollinatori sia a rischio estinzione, a causa del degrado ambientale e della scomparsa del loro habitat più importante.

Il progetto punta proprio a rigenerare le migliori condizioni realizzando infrastrutture ‘verdi, ispirate e sostenute dalla natura. In genere queste operazioni sono state effettuate in aree a basso impatto antropico, quindi con benefici poco evidenti;con PollinAction, invece, si agirà in luoghi molto complessi dal punto di vista socio-economico, cioè aree rurali e urbane.

PollinAction sarà presentato venerdì  8 ottobre 2021 dalle 9 alle 12.30 nell’Auditorium ‘Mainardi’ del Campus Scientifico di Ca’ Foscari, a Mestre. Per partecipare all’evento è necessario iscriversi compilando il modulo online accessibile dal sito web del progetto: https://mizar.unive.it/lifepollinaction.eu/

E’ chiara la motivazione del progetto, che sta tutta nell’aver individuato i fattori di rischio che secondo gli scienziati sono rappresentati dal degrado ambientale, con  la perdita di habitat naturali e semi-naturali., che invece sono indispensabili per api e farfalle per trovare polline, nettare, siti di nidificazione e svernamento. Quindi, aggiunge Gabriella Buffa, plant ecologist di Ca’Foscari,…” al momento ,è l’azione umana il problema principale: consumo di suolo, urbanizzazione e intensificazione dell’agricoltura”

Il progetto può disporre di 3,2 milioni di euro del programma LIFE ‘Biodiversità’, che saranno utilizzati per  convertire 200.000 metri quadrati di seminativi in prati fioriti, migliorati 2,6 milioni di metri quadri di praterie esistenti, realizzati corridoi ecologici su 30 chilometri di strade, oltre a 3,5 km di siepi campestri.

Il Centro di Montecchio di Veneto Agricoltura e il Vivaio regionale in Friuli-Venezia Giulia produrranno 385.000  piantine in totale, tra erbe ed arbusti, e 150 chilogrammi di sementi di fiori selvatici. 

Per attuare il progetto e portare avanti la sperimentazione, molti enti hanno messo a disposizione terreni.
Sono i comuni di  Carceri (PD), San Bellino (RO), Cartigliano (VI), Mirano (VE), Chiopris-Viscone (UD), Palmanova (UD), Montereale Valcellina (PN), Villesse (GO); l’Associazione tegliese Prati delle Pars Teglio V.to (VE); l’associazione Apicola Provincial de Jovenes Agricoltores de Teruel (E) e, in Friuli, la Riserva di caccia di Spilimbergo (PN).

Tra queste, viene citata  l’azienda FIENILNUOVO 1644, un caseificio di Mantova che produce parmigiano.
Per loro è stato creato  un gruppo speciale, i PollinACTORS, in grado di attivare e distribuire  le sperimentazioni del progetto, garantendo un impatto rilevante e duraturo.

I Partener di Ca’ Foscari sono Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia – Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Servizio Biodiversità; Regione del Veneto – Direzione Agroambiente, programmazione e gestione ittica e faunistico venatoria; Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario – Veneto Agricoltura; Comune di Caldogno (VI); Centro de Investigación y Tecnología Agroalimentaria de Aragón (Spagna); ALBATROS S.r.l.; EcorNaturaSì SPA; SELC soc. coop.).

Tenendo conto che delle opere saranno realizzate anche lungo il Passante di Mestre, il team può contare anche sulla  collaborazione delle Concessioni Autostradali Venete (Cav spa) Per il programma della conferenza stampa, seguire il link