COAPI: Mobilitazione per la crisi dell’Agricoltura!
19 Gennaio 2025
Il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani (COAPI) scenderà in piazza per rappresentare il malcontento delle Aree Interne. La manifestazione è programmata per il 28 gennaio, per porre in evidenza le criticità di questi luoghi, dove si vive il dramma dell’abbandono, spopolamento, causato dalla carenza di infrastrutture, spesso inesistenti.
COAPI vuol mettere in evidenza la condizione disperata di territori dimenticati, dove ogni azienda agricola che chiude non è solo un fallimento economico, ma una ferita profonda al tessuto sociale e culturale del Paese.
La manifestazione di COAPI vuole proporre che si riconosca la crisi dell’Agricoltura Italiana, con particolare attenzione per le aree interne.

In verità, si sta tornando su un argomento ben conosciuto, per il quale sono mancate e mancano azioni efficaci.Qui, dalla nostra redazione stiamo utlizzando un comunicato, che ci è stato inviato da Sorano e Pitigliano, due comuni in provincia di Grosseto; siamo quindi in un un ambito territoriale, parte di una regione, tra le più avanzate della nostra Italia; ebbene, qui si annuncia la protesta che è sarà in adesione con l’iniziativa di COAPI.
Dalla nota stampa:” Fabio Mecarozzi, responsabile del presidio di Pitigliano, denuncia: “Queste terre stanno morendo. Le infrastrutture inesistenti ci isolano, le politiche assenti ci ignorano. Se non si interviene ora, intere comunità saranno cancellate per sempre.” Anche il presidio di Sorano si unisce alla protesta. Il sindaco Ugo Lotti, presente all’incontro con gli agricoltori il 16 gennaio, ha garantito supporto istituzionale e la propria partecipazione alla mobilitazione , ribadendo l’urgenza di salvare queste terre dal declino. Presenti e collaborativi anche l’Assessore Gagliardi Letizia e i consiglieri Albano Carrucoli e Samanta Barzi”
L’invito al Governo è di ammettere che vi sia una stato di crisi per gli agricoltori e si chiedono interventi strutturali, indispensabili per evitare l’isolamento e il decadimento rapido di queste terre.
“Senza interventi straordinari, queste zone rischiano di trasformarsi in luoghi fantasma, abbandonati a un destino di isolamento e declino. Facciamo appello ai cittadini e alle istituzioni locali: recatevi ai presidi, sostenete chi lavora la terra e protegge i territori. Non lasciate soli i guardiani delle nostre campagne, i produttori di cibo che ogni giorno si impegnano per garantire un futuro alle comunità rurali. La mobilitazione del 28 gennaio è una battaglia di tutti: insieme possiamo fare la differenza.”