La Sardegna argina la PSA: collaborazione, trasparenza, stretta vigilanza!

2 Ottobre 2024 Off Di Redazione online

Sandro Rolesu, direttore sanitario dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna e Responsabile scientifico dell’Unità di progetto per la eradicazione della PSA in Sardegna, descrive gli obiettivi centrati nel contrasto alla Peste Suina Africana, che anzi nella terra si considera eradicata.

Un risultato, certificato dalla Commissione Europea, che il 23 settembre scorso, infatti, ha riconosciuto ufficialmente l’isola indenne dalla PSA
Per centrare l’obiettivo è stata necessaria una intensa attività di monitoraggio con la collaborazione dei Carabinieri Forestali, ma è stata fondamentale anche  una grande opera di sensibilizzazione del mondo venatorio.

Sandro Relosu evidenzia come sia risultata efficace la collaborazione dei veteriari, che sono stati continuamente aggiornati, e la formazione degli allevatori, a proposito dei quali viene messa in evidenza la crescita del numero di allevamenti certificati grazie all’adozione delle corrette pratiche di biosicurezza.

Fondamentale anche il coinvolgimento degli operatori della macellazione, mentre la cittadinanza è stata costantemente informata sui progressi, che vi via si stavano ottenendo e soprattutto delle corrette prassi da seguire.

Il Direttore Relosu ha poi spiegato che l’Unità di Progetto, che ha coordinato i vari interventi, ha dovuto tener conto, non solo è stata strettamente lega alla presenza dei cinghiali sul territorio, ma anche del traffico aereo, che per un’isola come la Sardegna si deve tener conto anche  degli arrivi nei porti e negli aeroporti di chi proviene dal continente.

Altro aspetto, particolarmente interessante, è riferito all’utilizzo di cani molecolari che sono in grado di fiutare la presneza di carni sospettie e nell’estate scorsa sono stati effettuati un centinaio di sequestri di carne che fortunatamente, al termine degli accertamenti diagnostici, sono risultati negativi alla PSA”.