Abruzzo: Caccia ai Cervi della Discordia! Nulla cambia!
16 Settembre 2024
Il titolo tiene in sé due considerazioni: quella che nella Regione dei parchi, la Regione Verde d’Europa, quella che tanto ha fatto per proteggere lupi e orsi, pensare che si possano abbattere cervi, animali imponenti, affascinanti, nobili (aggiungeremmo) da tanti è considerata un attentato alla Natura; “l‘annuncio di una “spregevole” strage di quasi 500 esemplari”.
L’altra parte del titolo, si basa sull’eterno contrasto a tre … Cacciatori – Ambientalisti – Agricoltori.
Le “tifoserie” si schierano automaticamente: gli agricoltori da una parte, che lamentano i danni provocati dalla fauna selvatica, accusata anche di provocare incidenti stradali; in un’altra, si schierano i sostenitori dei cacciatori, perché ne comprendono la passione e perché svolgono, anche se non proprio tutti, un ruolo importante per la così detta caccia di Sele Controllo ( espressione che abbiamo sentito utilizzare, soprattutto per il caso cinghiali); poi ci sono i sostenitori della tutela ambientale e di quella agli animali, che a loro volta possono contare sul sostegno di una parte, molto consistente dell’opinione pubblica, perché: “Chi può avere il coraggio di essere d’accordo con i Bambi Killer?“

WWF si è molto attivata, sia a livello nazionale, che territoriale, per dare voce alla protesta, contro la Regione Abruzzo, che ha approvato il provvedimento che autorizza la caccia a 469 cervi (nel comprensorio dei due ambiti territoriali caccia dell’aquilano) al fine di tenere sotto controllo il loro proliferare.
WWF Abruzzo, in particolare, insieme ad altre associazioni, ha chiamato a raccolta i cittadini, per una manifestazione svoltasi a l’Aquila.
Si tratta di una decisione che anche la Lega Italiana Diritti degli Animali, ha definito “strage ingiustificata” ed è stata lanciata una petizione sul web, che ha raccolto circa100.000 firme..
WWF ha lanciato un appello per far “sentire le nostre voci per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi la natura e la fauna non sono dei cacciatori e dei loro rappresentanti politici”.
Ricordiamo che nel giugno scorso, nel corso di una manifestazione indetta da Coldiretti a Pescara, migliaia di agricoltori hanno chiesto con vigore che la Regione intervenisse, per risolvere il problema degl’ingenti danni provocati dalla fauna selvatica e a proposito dei cervi, l’assessore all’agricoltura Imprudente, che è anche vice presidente della giunta, chiedeva il sostegno di Coldiretti, proprio per quella decisione, che sarebbe stata presa e che si sapeva avrebbe provocato decise reazioni.

In verità, WWF non si limita alla protesta e alla mobilitazione, ma suggerisce alternative per andare incontro alle esigenze degli agricoltori, con altre strategie, e cita quella dei dissuasori per mantenere i cinghiali nelle aree boschive, ma anche e una migliore gestione dei rifiuti, che attraggono tutti gli animali, in cerca di cibo, verso le aree più antropizzate (lupi e orsi, compresi)
A tal proposito, è stata presentata una mozione al consiglio regionale, per riconsiderare la situazione e magari decidere per questa, o altre alternative all’abbattimento.
Tra i favorevoli a soluzioni alternative, c’è anche CONFARTE di Confartigianato Chieti l’Aquila, organizzazione che si occupa di Cultura, Turismo e Spettacolo, che esorta il Governatore Marsilio a sospendere subito la delibera sulla caccia ai cervi, perché si vanificherebbe tutto quanto realizzato per promuovere il turismo nel nostro territorio e tutti gli sforzi compiuti per la tutela del patrimonio naturale”.