CIA Sicilia Orientale Per la Siccità è Allarme Nero
28 Luglio 2024E’ da molto tempo che si chiedono intrventi, ma senza successo. A questo punto, quando lo spettro della disperazione avanza, si tenta un altimo appello alla presidenza del Consiglio Regionale.
L’Assemblea sta per chiudere i battenti, per la pausa estiva, ma si spera che non cada nel vuoto “la richiesta di una seduta straordinaria nella quale sia affrontata, in tutta la sua drammaticità, l’’emergenza siccità che sta portando allo stremo i siciliani, le città, le campagne, le produzioni, gli allevamenti, con danni inquantificabili e ormai irreversibili”.
La richiesta è del presidente di CIA Sicilia Orientale, Giosuè Catania che ha chiesto il sostegno del preidente nazionale Cristiano Fini, che sarò sull’Isola per sostenere gli agricoltori e i cittadini, che stanno patendo una situazione, che potrebbe provocare conseguenze ancor peggiori.
Cristiano Fini sarò in Sicilia il 31 luglio, mercoledì, rispondendo all’invito del presidente regionale CIA Graziano Scardino: “Fini sarà al nostro fianco per rappresentare al Governo Nazionale l’urgenza degli interventi finanziari per questa terra che rischia il tracollo economico e sociale”
Giosuè Catania ritiene che “gli interventi finora messi in campo siano stati e siano tardivi e insufficienti e che in una situazione straordinaria come questa, oltre agli interventi previsti dalle normative, sarebbe stata necessaria un’azione straordinaria per garantire un ristoro (anche minimo, ma immediato) alle aziende che hanno perso tutto”
Invece, oltre al foraggio agli allevatori e qualche misura proposta per il medio e lungo termine (sempre da verificare, come il piano Idrico regionale) non pare sia arrivata una risposta adeguata allo stato di crisi”.
Il Presidente di CIA Sicilia Orientale con amarezza confida la sensazione sgradevole che “le Istituzioni tutte non abbiano ancora la piena consapevolezza di cosa stia accadendo, di come non ci sia un solo altro minuto da perdere, di quanto sia davvero una corsa contro il tempo, perché gli invasi sono a secco come mai lo sono stati; i comuni boccheggiano; la terra è arida; le produzioni sono andate perdute; gli animali stanno morendo”.