UE – Grande attesa per la decisione sul Glifosato: i timori di WWF!
14 Settembre 2023La Commissione Europea esprimerà il proprio parere per stabilire se l’erbicida potrà essere usato ancora, oppure no!
Abbiamo già ricordato, che da una parte della scienza sono giunte considerazioni, che preoccupano coloro che vorrebbero bandire questa e altre sostanze, considerate pericolose per la salute.
Secondo quei pareri, espressi dalle agenzie ( ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche) e poi dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), non vi sarebbe “prova provata” dei conseguenze dannose provocate dal glifosato, quindi non dovrebbe essere temuto! ( puoi rileggere l’articolo )
WWF porta ben altre considerazioni, a sostegno del “bando” assoluto di quella sostanza, e le propone in una nota stampa, della quale cerchiamo di fare sintesi.
Ad esempio, in contrasto con le due citate agenzie europee, cita quella dell’agenzia USA per l’Ambiente (EPA), che considera il glifosato un pericolo, perché potrebbe danneggiare o uccidere il 93% delle specie in via di estinzione.
l’Organizzazione ricorda che IARC ( agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) considera il glifosato un “probabile cancerogeno” (gruppo 2A) per gli esseri umani. e su questa base chiede che venga bandito, per evitare che l’uso che si presume aumenterebbe, possa trasformare il rischio da “probabile” in “certo“.
Il glifosato, continua Eva Alessi, responsabile Sostenibilità WWF Italia. è un erbicida il cui utilizzo è notevolmente aumentato negli ultimi 20 anni: oggi il 60% degli erbicidi al mondo contiene questo principio attivo. Pertanto, ogni anno ne vengono utilizzate dalle 600.000 alle 750.000 tonnellate e si stima che il suo utilizzo possa arrivare alle 920.000 tonnellate, entro il 2025.
Per di più, se passasse la linea del sì, verrebbero depotenziate le altre strategie di salvaguardia ambientale e della salute, che sono contenute in quelle Farm to Fork e Biodiversità 2030 e condizionerebbe il destino del Regolamento UE per l’uso sostenibile dei pesticidi (SUR) che, insieme al Regolamento sul ripristino della natura, rappresenta il più importante strumento di attuazione delle strategie del Green Deal della UE.
WWF cita anche altri pareri, e tra questi c’è quello di ISPRA ( Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale) che nel suo rapporto sulle acque italiane evidenzia che le sostanze più diffuse sono proprio il glifosato e il suo metabolita AMPA, dimostrando la sua presenza ubiquitaria e la sua persistenza in ambiente.
Le considerazioni sono queste e ora non resta che attendere le decisioni UE.