Giappone – Allarme Pesce radioattivo!
23 Agosto 2023L’Unione Europea pretende dai pescatori l’osservanza di regole, sempre più stringenti, e per quelli italiani l’attività di fa sempre più difficile e molte aziende sono sull’orlo del baratro.
Il titolo è breve, ma incisivo: dal Giappone vengono importati ogni anno 123.000 chili di pesce, meno dello 0,02% del totale dei prodotti ittici che arrivano in Italia da tutto il mondo: sono dati ISTAT del 2022.
Ebbene, sembra che il Giappone abbia autorizzato lo sversamento in mare dell’acqua radioattiva, contenuta nella cisterne dello stabilimento nucleare di Fukushima devastato dal disastro del marzo 2011.
Una decisione che ha provocato reazioni di Cina e Hong Kong, per impedire lo sbarco di quel pesce.
Nel nostro Paese, nel 2022. sono stati diramati 63 allarmi, che hanno riguardato il pesce straniero in genere, pari a circa l’86% di tutti quelli relativi ai prodotti ittici consumati sul territorio nazionale durante l’anno: sono dati, che provengono dal ” Sistema di Allerta Rapido (Rassf)” .
Nella nota stampa, Coldiretti rammenta che è’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini europei si adeguino alle stesse regole di qualità, con attenzione all’ambiente, condizioni di lavoro e tutela della salute. Inoltre, si deve agire per tutelare la pesca nazionale, lungo i 7500 chilometri di coste che garantiscono un patrimonio alimentare, unico per qualità e sicurezza.
Gli italiani mangiano circa 28 chili di pesce pro capite all’anno, superando la media europea che è di 25 chili. Per questo, rivolgendosi ai consumatori, Coldiretti raccomanda di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e accertarsi che vi sia scritta l’identificazione “zona FAO 37, se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo.