Francia il vino Biodinamico senza solfiti aggiunti!

20 Novembre 2021 Off Di Redazione online

Uva Merlot

a notizia proviene da fonte Vitisphere, edizione settimanale della newsletter del web magazine francese, che si occupa di  viticoltura ed enologia.

Stando a quanto riportato nell’articolo, Claire Villars-Lurton, titolare del Grand Cru, che per di più soffre di una intolleranza ai solfiti, ha fatto sì che la propria cantina fosse dotata degli apparati tecnici, adatti a produrre senza aggiunta di quella sostanza, ma è riuscita ad andare oltre quanto fosse imposto dalla Demeter, l’organismo di controllo che certifica le produzioni biodinamiche.

Thomas Bontemps è il  direttore di produzione di Château Haut-Bages Libéral:egli definisce l’impegno ad evitare l’uso dei solfiti ” una vera e propria sfida”. Per ottenere questo risultato occorre molta attenzione; un processo di vinificazione con utilizzo di azoto come gas inerte, in ogni fase del travaso, dopo 24 mesi di macerazione delle uve.

Il vino di Claire Villars-Lurton è il Cérès e viene proposto compreso tra 20 e 22 euro solo nei negozi di vino di Bordeaux: sono stati esclusi i supermercati!

Secondo Claire, i commercianti di Bordeaux hanno ancora difficoltà a proporre  questi “vini naturali”, che invece sembrano essere più diffusi in Linguadoca e  Loira, anche se da quelle parti non sono abituati a selezioni da Grand Cru.
A Borrdeaux,invece,  sembra esserci una spiccata tendenza a ritornare sui vini novelli, ma Claire Villars-Lurton è comunque ottimista sul futuro di vivini, come i biodinamici  naturali, che la sua azienda produce: “Stiamo tracciando la strada ma la nostra esperienza sarà replicata. Le degustazioni di Cérès, richieste da aziende classificate interessate, è un segnale positivo che, procedendo con questo impegno, a beneficiarne in futuro sarà tutto il Bordeaux.

Di Cérès sono state prodotte 22.000 bottiglie, che provengono da 8 ettari di vigneto Merlot.
In questa superficie, sono anche stati piantati 80 alberi da frutto e ornamentali.

Nota: il vocabolo  francese Cru viene utilizzato, per definire la produzione migliore di una data zona.

           Grand Cru indica un vigneto con determinate caratteristiche, anche se questo concetto si può estendere a intere zone con tanto di villaggio. In definitiva, per differenziare le produzioni delle diverse aree e dar loro un prezzo, è stato ideato un sistema di valutazione chiamato scala dei cru.
Tuttavia, non è considerata una scala universale, pertanto sarebbe errato paragonare due vini provenienti da  due aree diverse, come (ad esempio) quella di Bordeaux con quella di altra regione.

Mancando una specifica regolamentazione, in Italia è ora impossibile trovare una traduzione specifica di questo termine, sebbene si ritenga possa essere essere l’inglese top.

Per approfondire, consigliamo https://agenxia.it/it/come-riconoscere-i-grand-cru/

E' il sito dal quale abbiamo attinto queste informazioni sui concetto di CRU